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Moheda Alta / Sierra Brava

 

Moheda Alta / Sierra Brava

Localizzazione ed accessi

L’itinerario percorre l’area conosciuta come Zona Centro e le Vegas Altas del Guadiana, situata nel centro- est della comunità, percorrendo i territori facenti parte delle circoscrizioni di Obando, Navalvillar de Pela, Vegas Altas e Madrigalejo. Qui, le antiche praterie appena conservano lil segno della primitiva ed estesa superficie che occuparono per la trasformazione e l’avviamento del Piano di Irrigazione della Zona Centro, che da un altro punto di vista ha motivato l’apparizione di nuove specie. All’inizio dell’itinerario accederemo dalla strada EX-116 che unisce Navalvillar de Pela al sud, con Guadalupe al nord. Dal cammino lungo il canale, asinistra (dal sud) incontriamo l’accesso al bacino di Cubilar, punto in cui inizia questo itinerario. Fino a Navalvillar de Pela possiamo accedere per la strada N-430, che parte dalla N-V all’altezza di Torrefresneda ad ovest e continua fino alla provincia di Ciudad Real ad est.

 

Descrizione dell’itinerario

L’itinerario è lungo 37 km, dal bacino di Cubilar fino al bacino di Sierra Brava. Può essere realizzato in una sola giornata, alternando il percorso in macchina con corte passeggiate e terminare alla ora di pranzo in Sierra Brava, da cui possiamo passeggiare lungo le sue rive fino ad arrivare alla zona più stretta del bacino, luogo in cui vedremo molte specie. Durante il percorso incontreremo differenti habitat, la maggior parte molto trasformati, utilizzati per l’agricoltura e l’allevamento, che rendono ancora più ampio il ventaglio delle specie facili da osservare. Partiamo da un piccolo bacino incastonato tra praterie, percorreremo differenti zone di coltivazione come mais, grano, legumi, frutteti…e il riso, quest’ultimo merita un’ attenzione speciale per il suo metodo di coltivazione con allagamento che, creando una vasta superficie di acqua poco profonda, attraendo numerose specie limicole ed acquatiche in cerca di nutrimento, oltre ad essere utilizzata come dormitorio di grandi stormi di gru, pittima reale, falco di palude ed albanella reale. Percorreremo anche praterie, pascoli e per il suo metodo di coltivazione con allagamento in un bacino (Sierra Brava), nel mezzo di una grande pianura. Partiamo dal punto X: 286357, Y: 4.346.346 nel bacino di Cubilar, qui vale la pena camminare un po’ nelle zone intorno al bacino ed osservare da un punto elevato (lo stesso muro della diga è un buon punto di osservazione) , con il cannocchiale, le numerose specie di anatidi (anatre ed oche), ardeidi (gru e garzette) e limicole (piro-piro, piovanelli, corrieri…) della zona; la maggior parte lo utilizza come dormitorio nei mesi invernali, è il caso di un importante numero di gru, vedere l’alba in inverno dalla diga sorprenderà l’affezionato agli uccelli.

Continuiamo in macchina fino a passare sopra il canale e nel punto X: 286.435, Y: 4.345.535 giriamo a sinistra costeggiando il canale dal quale, se guardiamo verso destra, vedremo campi coltivati con differenti tipi di cereali, e potremo contemplare dall’alto il bosco galleria che bordeggia il fiume Cubilar e le praterie del fondo. Passeremo lungo il tracciato del canale, seminato con pini domestici che costituiscono la torre di osservazione di numerosi rapaci come sparviere eurasiatico, gheppio comune, nibbio bianco o poiana. Arrivati al punto X: 289.100, Y: 4.344.836 in cui si incrocia la strada EX-116 che unisce Navalvillar de Pela con Guadalupe, giriamo a destra, in direzione Navalvillar de Pela e dalla strada vedremo sulla sinistra risaie e sulla destra praterie con allevamenti di bestiame. Nel punto X: 288.196, Y: 4.343.543 si trova l’entrata per la “Dehesa de Zarzalejos”, un itinerario alternativo che potremmo seguire per osservare nibbi bianchi, poiane eurasiatiche, gazze azzurre… e durante l’inverno gruppi familiari di gru, mangiando foraggio e ghiande.

Continuiamo in avanti fino al punto X: 284.836, Y: 4.338.512. Qui, sulla sinistra, incontriamo un cammino con un osservatorio ornitologico che ci permette di accedere a un laghetto artificiale utilizzato per l’irrigazione di grandi estensioni, in cui potremmo divertirci un un po’ grazie alle numerose specie di uccelli acquatici. In questo bacino, nelle coltivazioni estensive, durante l’autunno e l’inverno, esiste un importante dormitorio di gru cenerine, oche selvatiche e falchi di palude.

Continuiamo fino al punto X: 284.720, Y: 4.336.634; sulla sinistra troviamo il Centro di Interpretazione Moheda Alta, (all’interno del Parco Periferico di Conservazione ed Ozio di 150 ettari) che conviene visitare, e sulla destra troveremo un cammino che si addentra fino alla masseria Gorbea, lo prendiamo lasciando la strada asfaltata, e passeremo in una magnifica prateria, testimone dell’habitat che esistette prima dell’inizio dell’attività di irrigazione. Dopo aver passato la prateria appaiono davanti a noi coltivazioni di cereali e risaie che servono da dormitorio invernale di gru cenerine, falchi di palude ed albanelle reali. Arriviamo al punto X: 280.287, Y:4.335.636 e giriamo a destra, proseguiamo fino a lasciare sulla nostra destra il paese di Vegas Altas ed arriviamo al punto X: 276.936, Y: 4.333.062 in cui incroceremo la strada EX-102. Giriamo a destra verso Madrigalejo, passiamo questo paese e continuiamo lungo la strada che va a Zorita ma, nel punto X: 269.288, Y: 4.341.724, prendiamo la deviazione a destra e dopo appena 800 m, arriviamo al bacino di Sierra Brava, fine del nostro percorso. In questo punto, con t cannocchiale alla mano, conviene percorrere il cammino perimetrale che esce a sinistra prima della diga e si addentra nelle zone più strette, potremmo vedere numerose specie di uccelli acquatici in gruppi molto numerosi.

 

Valori ornitologici

Forse la specie più rappresentativa è la gru cenerina (durante l’autunno e l’inverno). Nella zona si possono vedere più di 30.000 esemplari nei differenti dormitori ed incontrare molte di esse con l’anello identificatore, la cui lettura è possibile solo in quegli uccelli che dispongono di un codice colorato. Altre specie che si evidenziano per quantità, durante la l’invernata per numero nei laghetti artificiali e nei bacini, sono le oche selvatiche, distinte specie di anatre come codone comune, canapiglia, mestolone comune, fistione turco, moriglione eurasiatico, moretta eurasiatica, alzavola comune, altre acquatiche come svasso maggiore, tuffetto e svasso piccolo. Nelle risaie appaiono il beccaccino e specie limicole come pittima reale, corriere grosso, cavaliere d’Italia piviere dorato minore, gambecchio comune, piovanello pancianera, piro-piro piccolo, piro-piro culbianco o il piro-piro boscheraccio. Tra i rapaci svernanti spiccano per il loro numero il nibbio bruno, lo smeriglio o il gufo di palude; è possibile incontrare l’astore e lo sparviere centroeuropeo, di colore molto chiari e di maggior grandezza, ed anche la poiana eurasiatica che durante l’invernata aumenta il numero di esemplari con l’arrivo di individui del nord. Come curiosità diciamo che varie cicogne nere rimangono nella zona durante tutto l’inverno senza viaggiare ai loro territori transahariani più caldi. Come specie riproduttrici si evidenziano il nibbio bianco, la sterna zampenere (Sierra Brava), la pernice di mare comune, il falco di palude, l’albanella minore, il bengalino comune, l’astrilde comune, la gazza azzurra, il gheppio comune, il grillaio …Nelle pianure che circondano il bacino di Sierra Brava è possibile avvistare differenti specie tipicamente di steppa come l’otarda, la gallina prataiola, l’occhione comune, la ganga o la grandula.

Di passaggio in altri luoghi appaiono specie “rare” come il pettazzurro, la marzaiola, la avocetta bianca e nera, la valpoca comune o la casarca ferruginea.

Nella zona si danno appuntamento altre specie come l’oca lombardella maggiore, l’oca granaiola, la sgarza ciuffetto, il mignattino piombato, l’airone bianco maggiore, il mignattaio, il chiurlo piccolo o il falco pescatore.

 

Fenologia dell’itinerario

Questo itinerario si può fare in qualsiasi stagione dell’anno, considerando che nelle vicinanze si trovano numerose specie di interesse, anche se durante l’autunno e l’inverno l’elevato numero di uccelli come le gru (la maggiore densità della penisola durante tutta l’invernata), le oche selvatiche, le pittime reale, le pavoncelle, … faranno la felicità di ogni affezionato all’ornitologia con poco sforzo, senza allontanarsi dell’itinerario e e senza l’esigenza di attrezzatura di alta qualità. Anche la primavera è un periodo favorevole, oltre alle specie nidificanti che verranno, appaiono numerose specie “di passaggio” fino ad aprile inoltrato.

 

Altri valori ambientali e culturali

Leccio “El Convenio” risalta tra gli altri nella prateria per altezza. Sotto la sua chioma si realizzó il convegno di vendita e ripartizione della masseria Gorbea. Anticamente i consigli per l’allevamento si facevano sotto i suoi rami.

Serapias perez-chiscanoi facile da incontrare nelle vicinanze del Centro di Interpretazione Moheda Alta, è una specie catalogata “In Pericolo di Estinzione” nel Catalogo Regionale di Specie Minacciate di Extremadura, scoperta dal farmaceutico extremegno José Luís Pérez-Chiscano.

Altre orchidee nella zona appaiono altre specie del genere génerchideeo serapias come la Serapias lingua, S. vomeracea, ed altri generi come Oprhys tenthredinifera, O. conica, Orchis morio…